versi divini
sabato 7 novembre 2009
alle ore 17.00 presso la Sala convegni Di Nucci – Agnone
POESIA
a cura di Luigi Fabio Mastropietro
Un viaggio dentro la lingua e la musica della poesia contemporanea. Una poesia che si fa universale quando si prende cura del dolore dell’uomo. Una poesia che si fa necessaria quando illumina la notte della vita. Perché la poesia è un atto di resistenza alla barbarie della storia e della quotidianità.
È il luogo che consente di continuare a coltivare l’amore per la vita anche dal non luogo dell’esilio. Come ha scritto Juan Gelman, La poesia è pallida e nobile/Non cambia niente, non incurva colline…, eppure può salvare la vita.
Chiedere all’atto poetico una funzione politica è spesso un esercizio di illusione, perché l’unica funzione della poesia è la poesia stessa. Pure la poesia può assolvere ad una funzione sociale: la difesa della memoria. Quando la barbarie dell’uomo cancella la memoria delle persone, attraverso il genocidio e la deportazione, attraverso l’esilio e l’emigrazione, nella coscienza dell’uomo si scava un vuoto spaventoso. La poesia ha il potere di riempire questo vuoto. Resuscitando la memoria e l’identità dell’uomo, gli salva la vita.