Modelli letterari: la fine dei localismi_II
….. Finalmente, ma non ultimo, Luigi Fabio Mastropietro scrittore di uno sperimentalismo senza spocchia (con il suo eteronimo Denis Brandani, nei casi di occorrenze saggistiche d’avanguardia interartes: tra letteratura, cinema, teatro, pittura). Mastropietro e Brandani che giocano come usavano Fernando Pessoa e Jorge Luis Borges, l’uno mascherandosi dietro innumerevoli pseudonimi (“il poeta è un fingitore”), l’altro affermando il falso (millantando di trascrivere da autorevoli fonti, in realtà inventate da lui medesimo), perché la letteratura – affermava il terribile cieco argentino – è solo “finzione”. Come sa bene Brandani quando ‘finge’ di tradurre in inglese Mastropietro. E, per l’appunto, l’«AltroVerso», la rivista da lui diretta (e da cui ho attinto a piene mani), si qualifica non solo per l’accoglienza che riserva a poeti e scrittori, non solo locali, di grande personalità, ma ancora di più perché si apre con malcelata ma ben riposta ambizione a culture e codici diversi “all around the world – regalando anche ai lettori più remoti un segno della vitalità culturale di questa terra”.
Ed è precisamente per questa via che la Letteratura domiciliata a Campobasso si fa agente e testimone del nostro tempo, in clima di inesausta ricerca espressiva e, soprattutto, in gara con il resto del mondo letterario.
Gianni Spallone