Capua tra letteratura e musica – estate 2005


Due gli appuntamenti della serata capuana di lunedì 4 luglio, altro tassello della ricca rassegna “Capua tra letteratura e musica 2005” ideata dalla Pro Loco di Capua, l’associazione culturale Architempo e la libreria Guida Capua.

Alle 19.30 la dirigente dell’ARCI Giovanna Maciariello incontrerà Elena Coccia, avvocato e scrittrice, che presenterà al pubblico il suo ultimo lavoro narrativo “Non solo la cicogna” (ed. Dante e Descartes). Elena Coccia, dopo la pubblicazione di “Legami di sangue” (L’Ancora del Mediterraneo), in cui drammatiche storie familiari sono scandite dalla routine giudiziaria, ritorna a parlare di temi quanto mai attuali, attraverso due storie di maternità negata. Durante la serata l’attrice Clementina Gesumaria, della compagnia teatrale Mutamenti, leggerà alcuni brani del libro.

Alle 21.00, invece, la letteratura si mescolerà alla musica e al teatro con la presentazione poco convenzionale del romanzo di Massimo Smith, “La fabbrica dei suicidi” , una storia che ruota intorno all’idea terribile e bizzarra di inventare e realizzare un assurdo marchingegno in grado di dare la morte nei modi più diversi.

È questa la trovata narrativa, originale e accattivante, alla base del romanzo di Massimo Smith. Un racconto … continua

Il pubblico sarà attirato nella storia dalle letture e monologhi in musica di Fabio Mastropietro, Mari Correa e Cristina Piccinno. La serata sarà anche l’occasione per presentare al pubblico l’interessante rivista letteraria “Altroverso”, di cui lo stesso Mastripietro è direttore editoriale. Una vera e propria piece teatrale, dunque, con incursione nel teatro dell’assurdo, grazie anche alla bravura di Nicola Dragotto e del suo Teatro Canzone, che chiuderà la serata.

Il Teatro Canzone di Nicola Dragotto, infatti, nel solco della tradizione gaberiana, affonda le radici in una pluralità di linguaggi, dal teatro mimico, alla musica; un vortice di canzoni e monologhi, grazie al quale Dragotto, al centro di una scena “nuda”, riesce ad evocare nell’immaginario dello spettatore personaggi e storie di vite vissute nel quotidiano.

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